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L'ALLOGGIO

ovvero come allestire degli Appartamenti Ratteschi degni di questo nome.


Per prima cosa, chiariamo subito che non bisogna assolutamente credere a chi dice che i ratti hanno bisogno di poco spazio.

Al contrario i ratti hanno bisogno di parecchio spazio, perché sono animali intelligenti e giocherelloni, e per vivere in maniera sana, senza che si sviluppino problemi di comportamento, necessitano di potersi muovere, di avere giochi e passatempi, e di potersi relazionare liberamente con altri ratti.


Dimensioni della gabbia

Ogni ratto dovrebbe avere a disposizione uno spazio pari a 60x30x30cm, ovvero 54.000cm cubi.
Pertanto, per due ratti lo spazio minimo diventa pari a 108.000cmc, per tre ratti 162.000 cmc, per 4 ratti 216.000cmc, per 5 ratti 270.000 cmc, ecc.


Per calcolare a quanti ratti è adatta la gabbia che avete a disposizione, occorre:

- moltiplicare tra loro le misure della larghezza, della profondità e dell'altezza.
Ad esempio: base 77 cm, profondità 33 cm, altezza 93 cm. Moltiplicando si ottiene: 77x33x93=236.313 cm cubi.

- dividere per 54.000. Il risultato è il numero di ratti che la gabbia può contenere senza che sia sovraffollata.
Ad esempio: 236.313:54.000= 4,37. In questo caso, la gabbia può ospitare 4 ratti.
Siccome la stima è abbondante (c'è un 0,37 in più) potremmo anche tenere 5 ratti, possibilmente femmine (che sono più piccole dei maschi) e purché abbiano a disposizione parecchio tempo (un paio d'ore o più) ogni giorno per uscire dalla gabbia e farsi una passeggiata di svago (in posti sicuri, ovviamente!)


Caratteristiche strutturali

La nostra gabbia deve:
- avere delle aperture che ci permettano di raggiungere facilmente ogni angolo

- essere robusta, resistente e facile da pulire (sconsigliato il legno, perché si impregna di urina, acqua e alimenti, e perché rischia di essere rosicchiato)

- avere chiusure a prova di ratto (fate in modo che per aprire le porte serva una forza fisica superiore a quella di un ratto, perché altrimenti, o mettete un lucchetto, o probabilmente i ratti troveranno il sistema di aprirle)

- avere molti scaffali e passaggi, in modo da sfruttare al massimo lo spazio. Tuttavia, deve esserci almeno una zona con il soffitto di 25-30 cm, perché i ratti possano sollevarsi sulle zampe posteriori e stare in piedi.

- avere superfici calpestabili intere (non fatte di rete): è stato ampiamente notato che i ratti costretti a camminare su griglie di metallo sviluppano facilmente infiammazioni e infezioni alle zampe, che comportano gonfiore dei piedi, piaghe, fuoriuscita di pus, e sono molto, molto difficili da guarire. Per evitare il problema basta coprire eventuali scaffali di rete metallica, con pezzi ritagliati su misura di linoleum da pavimenti, che è facile da lavare, molto robusto, e si può trovare facilmente nei negozi di ferramenta.


Arredamento

I ratti in natura hanno tane composte di molti ambienti e stanze, cunicoli e corridoi, per non parlare del territorio esterno alla tana vera e propria, che controllano spesso.
Per questo, bisogna che l'arredamento della gabbia fornisca il maggior numero possibile di diversivi e intrattenimenti.

L'arredamento minimo della nostra gabbia deve comprendere:
- uno o più "nidi", ovvero casette dove i ratti andranno a dormire, o a cercare un po' di privacy. Il modo più semplice e pratico per fare una di queste casette, è prendere una ciotola di plastica per alimenti, praticarvi uno o più buchi di dimensione adeguata, e capovolgere il tutto: ecco un igloo per ratti facile da lavare, igienico e sicuro.
Mettete degli stracci nella gabbia: i ratti se li porteranno "in casa", trasformandoli in materassi.

- ciotole per il cibo e per l'acqua, più un beverino a goccia. Le ciotole del cibo dovrebbero essere almeno due, una per il secco e una per l'umido. Per quanto riguarda l'acqua, io preferisco mettere sia il beverino a goccia, che garantisce acqua sempre pulita, sia una ciotola d'acqua, perché i ratti amano bagnarsi le zampe.
Le ciotole devono essere robuste e pesanti, possibilmente di ceramica o materiale simile, perché i ratti possono facilmente ribaltarle giocando.

- cassettina igienica: come i gatti, i ratti imparano presto da soli a usare la cassetta per i loro bisogni (specialmente per le cacchette, in quanto la pipì è usata anche per marcare il territorio); fornire ai ratti questa possibilità significa far vivere i ratti in un ambiente più pulito, ma anche facilitare le pulizie.
Le ratte sono un po' meno "precise" nell'uso della cassetta igienica, rispetto ai maschi. Per questo ho trovato utile metterne una per ogni piano della gabbia.

- giocattoli: esistono una quantità di modi economici per costruire passatempi per i ratti. Ne riporto un breve elenco, a titolo di suggerimenti.

Amache: rettangoli di stoffa robusta attaccati ai 4 angoli alle pareti della gabbia.

Tubi: raccordi e pezzi di tubo da idraulico, appesi o sparsi nella gabbia.

Stracci: i ratti amano nascondercisi, metterci la dispensa, mordicchiarli e strapparli, giocarci a nascondino con gli altri ratti, ecc.

Pezzi di legno (naturale, non trattato!!) da rosicchiare.

Scatole di cartone: verranno abitate, mangiucchiate, esplorate, rovesciate, ma non costano nulla e appena sono rovinate si sostituiscono.

Vasi di terracotta: possono fungere da nascondigli, sono utili in estate quando fa più caldo, perché restano freschi.

Catino per scavare: mettete in un catino terra e semi da prato, aspettate che germogli l'erba, poi date il tutto in pasto ai ratti, si divertiranno a scavare nella terra, a mangiare l'erba, a nascondersi e fare agguati agli altri ratti, ecc. (Attenzione: poi avrete ratti ben sporchi di terra... ma una volta ogni tanto, visto come gli piace, ne vale la pena!)

Le lettiere igieniche

La classica sabbietta/ghiaietta per gatti è troppo polverosa e contribuisce parecchio all'insorgenza di disturbi respiratori.
La segatura va evitata per lo stesso motivo, e ancor di più se non é specificato il tipo di albero da cui proviene, perché esistono alcune essenze che sono dannose per i piccoli animali.

Invece si può usare il cosiddetto "tutolo" (non viene chiamato così ovunque) che è una specie di pellettato (la forma è quella dei cilindretti di cibo per conigli, per capirci) fatto con gli scarti del mais. Viene venduto come lettiera per roditori, assorbe bene, ed è molto più salutare della sabbietta.
Esistono anche, come lettiera, dei pezzetti di corteccia, oppure del pellettato fatto con la carta riciclata. Entrambi vanno bene.

In generale, le regole d'oro della lettiera sono che
- non deve essere minimamente polverosa
- non deve essere composta di legno di cedro o pino (gli olii essenziali di queste specie sono molto dannosi per la respirazione dei piccoli animali!)
- deve (ovvio!) assornìbire bene l'umidità e gli odori

In alternativa alla lettiera sul fondo della gabbia, per molti ratti si può mettere una cassettina in miniatura (vedi sopra: "arredamento"), e loro imparano facilmente a sporcare quasi solo lì (non 100%, ma 80-90% si).
Io per esempio uso una vaschetta del gelato a questo scopo, fissata a un angolo della gabbia. Le pipì ogni tanto finiscono anche nella tana, per cui bisogna comunque cambiare spesso le loro stoffe, però le cacchette sono praticamente tutte nella cassetta.

Nella cassetta metto la sabbia per gatti "super", quella fatta di bentonite: si tratta di granellini molto più piccoli della solita sabbietta, estremamente assorbenti e privi di polvere.
Questo tipo di lettiera costa circa 5 volte l'altra, però se ne usa poca e se ne spreca ancora meno, perchè è di quella che fa le "palle" quando viene bagnata, così è molto facile buttar via solo la parte umida e riciclare il resto.

Un esempio di soluzione al problema "fondi": la mia gabbia ha 3 ripiani, sul più basso c'è il tutolo, nei due più alti c'è un foglio di linoleum da pavimenti che si toglie e si lava molto comodamente, e nella cassettina la bentonite.